
C’è qualcosa di straordinario nella capacità di trasformare un materiale come il vetro in un elemento chiave dell’architettura contemporanea. Luconi, fondata nel 1978 ad Ancona, ha saputo fare proprio questo: prendere una tradizione artigianale radicata nel territorio e proiettarla nel futuro, attraverso un design essenziale, soluzioni modulari e un approccio innovativo alla progettazione degli spazi.
Oggi, più che mai, il mondo dell’interior design si trova di fronte a una sfida importante: creare ambienti flessibili, sostenibili e in grado di adattarsi alle nuove esigenze del vivere e del lavorare. Luconi ha risposto a questa trasformazione con pareti divisorie e sistemi in vetro e alluminio che ridefiniscono il concetto di spazio, offrendo soluzioni capaci di coniugare estetica e funzionalità. Dalle grandi sedi corporate al mondo retail, fino agli interni di brand internazionali come LinkedIn, Bacardi e Cartier, l’azienda continua a spingersi oltre i confini della progettazione convenzionale.
Abbiamo avuto il piacere di parlarne con Diego Baiocchi, CEO di Luconi, che in questa intervista ci racconta come un materiale apparentemente semplice possa diventare il fulcro dell’innovazione, e come l’azienda stia affrontando le nuove sfide del settore: dalla crescente richiesta di personalizzazione alla fusione tra spazi di lavoro, retail ed hospitality.
